•Analisi intelligence con tecniche analitiche strutturate tra cui: Starbursting, Mind Maps, Key Assumptions Check, Deception Detection, Structured Analogies, Cross-Impact Matrix, Multiple Hypothesis Generation, Analysis of Competing Hypotheses (ACH - metodo Pherson-Heuer), Quadrant Crunching, Key Drivers Generation, Indicators Generation – validation & Evaluation.

•Analisi intelligence con tecniche OSINT:  Open Source INTelligence mediante la ricerca, raccolta ed analisi di dati e di notizie d'interesse tratte da fonti aperte, pubbliche e liberamente accessibili, sfruttando i motori di ricerca e social media sull’internet web con tecniche avanzate di utilizzo degli operatori di ricerca e l’impego di strumenti professionali di data mining.

•Analisi intelligence con tecniche IMINT: IMagery INTelligence, con attività di raccolta di informazioni mediante l'analisi di fotografie aeree o satellitari, es. su piattaforma Sentinel-hub EO-Browser3 del progetto ESA Copernicus, satelliti Sentinel-2.

•Accertamento della minaccia «Threat Assessment»: onsite auditing con analisi intelligence e criminologica.

•Analisi e trattamento del rischio: Accertamento (identificazione, valutazione, prioritizzazione), Trattamento, Strategia, Risposta, Comunicazione & Reporting, Monitoraggio e Tecnologia.

•Multi Criteria Decision Making con la tecnica AHP (Analytic Hierarchy Process). Competenza fondamentale per determinare le priorità in scenari decisionali con rischi complessi, teatri operativi con obiettivi sensibili diversificati su criteri multipli, elevata dislocazione degli assets / obiettivi sensibili.

•Risk management con metodiche di applicazione della scienza cindinica svincolate dal calcolo probabilistico e pertanto efficaci a fronteggiare scenari nuovi privi di precedenti storici c.d “cigni neri”.

•Analisi causa effetto di tipo “fish-bone” con metodo Ishikawa ▪ Mappatura e management processi ▪ Calssificazione stakeholder con Salience model.

ANALISI CRIMINOGENESI DELL’EVENTO

Analisi multidisciplinare e interdisciplinare degli autori di un fatto di reato, del comportamento criminale e delle vulnerabilità dell’organizzazione assoggettate alla minaccia. Analisi volta a ricostruire la fase mentale del reo, ricercando le ragioni che lo hanno condotto all’azione delittuosa, ovvero lo studio dei driver prodromici all’evento di reato, delle tendenze di tipo psico-fisico e ambientale che hanno potuto indurre il soggetto a compiere atti o comportamenti devianti e/o antisociali, effrazione, furto, danneggiamenti ecc.

Analisi delle possibili condizioni cliniche di dipendenza o patologiche connesse al delitto e condizioni non patologiche legate, invece, ad aspetti culturali, sociali e di appartenenza a gruppi organizzati o gang; più in generale, il profilo criminologico del reo.

ANALISI CRIMINODINAMICA DELL’EVENTO

Ricostruzione del fatto di reato con l’ausilio di prove tecnico-scientifiche, con studio attento del teatro operativo del reo.

Ricostruzione crimino-dinamica attraverso la ricostruzione psicologica e criminologica del comportamento tenuto dal reo sulla scena del reato, analizzando la natura e le modalità del reato commesso. In questo senso vengono quindi analizzate gli aspetti della personalità del reo che si riflettono nella commissione del reato, prima, durante e dopo il reato stesso.